Sempre più spesso chi si affaccia per la prima volta alla formazione in Naturopatia mi pone questa domanda: potrò lavorare come Naturopata dopo aver frequentato la vostra Scuola di Naturopatia?
Sì. La risposta è il Naturopata può lavorare a tutti gli effetti e questo lavoro è sostenuto da fonti legislative importanti: partendo dalla Costituzione e dal Codice Civile.
Gli argomenti di questo articolo
Naturopata, fotografo, social media manager: professioni non regolamentate in Italia
Pur essendo una professione non ancora regolamentata, per cui non è stata emanata una legge specifica, non vuol dire che operare in questo ambito sia contro la legge: è un ambito extra legen, cioè è un ambito di cui il legislatore non si è ancora occupato. Ma come dico spesso ai nostri studenti della Scuola di Naturopatia, durante la lezione di deontologia professionale, questo non è un fatto nuovo per l’Italia. Tante professioni che oggi diamo per scontate, e che fanno parte ormai del mondo del lavoro, sono partite così: da esigenze della popolazione e dal cambio di usi e costumi si creano nuovi lavori e di conseguenza nuove figure professionali che in seguito, in tempi più o meno rapidi, vengono recepite dal legislatore. Il mercato del lavoro è molto flessibile, oggi forse ancora di più, perchè le esigenze cambiano continuamente.
Provate a pensare a quante figure di professionisti a cui oggi siamo abituati non esistevano fino a qualche decennio fa, come ad esempio il social media manager e i tantissimi lavori che hanno a che fare con il digitale e con i nuovi strumenti di comunicazione. Anche il Naturopata è una nuova professione, sebbene la sua figura affondi le radici in una tradizione secolare, anzi millenaria, perché occuparsi della salute in un modo olistico appartiene alla storia dell’essere umano, dai tempi della scuola ippocratica.
Naturopatia e legislazione, la situazione attuale
Il Naturopata fa parte delle professioni non regolamentate, che sono molto numerose, di cui si è occupata la legge 4 del 2013. Spesso mi è capitato di sentire dire che la legge sopracitata sia una legge sui Naturopati, ma non è così, sebbene sia stata una legge importante per il nostro settore insieme alla Norma UNI, pubblicata nel giugno del 2013, anch’essa inerente la figura del Naturopata e la Naturopatia in generale. LUMEN ha partecipato attivamente al tavolo di lavoro che ha redatto la norma del 2013 e ancora oggi fa parte della commissione che sta stilando l’aggiornamento della stessa norma.
La norma non è abilitante ma è qualificante: vuol dire che la norma indica i canoni che un professionista o un ente formativo si impegnano a rispettare per offrire servizi di qualità. Conoscendo i requisiti indicati dalla norma, potrai constatare se la Scuola di Naturopatia a cui ti stai approcciando è valida. Rispettare tali requisiti pone una sorta di bollino di qualità all’ente o al professionista e tu, da consumatore, ti sentirai tutelato perché il professionista che hai di fronte è un professionista con solide basi formative e operative.
Il sistema normativo italiano è un sistema facoltativo che spesso prelude a una successiva legiferazione da parte dello Stato Italiano, fatto che ci auspichiamo; infatti da tanti anni professionisti, realtà di settore, comitati, organizzazioni propongono e spingono affinché avvenga tale riconoscimento.
Professione Naturopata: chiarezza in ambito lavorativo per una serena professionalità
Una futura legislazione non è fondamentale per lavorare come Naturopata, più che altro sarà un riconoscimento che aiuterà a chiarire il nostro ambito di lavoro ancora più nel dettaglio. Proprio in mancanza di leggi definite, LUMEN ritiene fondamentale il corso di deontologia durante il quale, in qualità di docente, sono molto attenta a delineare in modo minuzioso il lavoro del Naturopata. Un Naturopata che ha presente le basi del proprio lavoro, a livello umano, professionale e di intervento, non sforerà nell’ambito di un’altra professione, la situazione più delicata e frequente che si può incontrare nel nostro settore. Avere chiaro qual è il mio ambito di lavoro, quale concetto di salute sto perseguendo, qual è il percorso che propongo al mio cliente mi metterà al riparo da spiacevoli inconvenienti legati all’esercizio della mia professione.
Il fatto che non ci sia una legge in questo ambito non significa che organismi internazionali del calibro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non si occupino della Naturopatia e delle Medicine Tradizionali. Nel 2010 l’OMS, in collaborazione con la Regione Lombardia, ha emanato il Benchmark for training in Naturophaty, le linee guida che riguardano la formazione del Naturopata. Nel documento viene descritta la preparazione che questo professionista dovrebbe avere, richiamando anche il valore delle Medicine Tradizionali e della cultura olistica che lo ispirano e che dovrebbero essere i fondamenti su cui si basa il nostro lavoro.
Nel documento si indica chiaramente anche la formazione ottimale per il Naturopata: la Scuola di Naturopatia LUMEN dal 2012 si è adeguata a queste linee guida e ancora oggi LUMEN offre una formazione approfondita che segue questi canoni.
Naturopata: la migliore professione per le nuove generazioni
Quali sono i 3 aspetti fondamentali che ricercano oggi i giovani nel mondo del lavoro e per i quali decidono se investire tempo e risorse in quel determinato contesto professionale? Secondo un recente articolo di ambire.net individua nella ricerca dell’appagamento e nel life-work balance (conciliano lavoro e vita privata) uno dei motivi principali, tenendo sempre un occhio alla Sostenibilità ed etica. La professione del Naturopata, anche grazie al percorso formativo basato sui sani stili di vita e la crescita personale risponde indubbiamente alla ricerca attuale.
Ci troviamo di fronte ad un mercato del lavoro sempre più flessibile, in continua ricerca di figure corrispondenti alle nuove esigenze di benessere: dal fitness, al benessere interiore, passando dall’estetica e arrivando al termalismo, accodandosi al settore turistico che in Italia e in Europa continua a crescere dopo i due anni di Pandemia.